Valerio Galati
Tra gli ex allievi del Vecchi che hanno fatto carriera, figura Valerio Galati, prodigio della vela tranese, classe 1993. All’iniziare del nuovo anno e della nuova stagione agonistica, dopo una pausa invernale dedicata interamente ad un allenamento, lo attendono nuove prestigiose regate.
Lo skipper, nominato dalla FIV ancora una volta come timoniere dell’equipaggio azzurro di Match Race under 23, regaterà ai primi di luglio sul Lago di Ledro per il Mondiale Universitario per poi spostarsi dopo venti giorni ad Helsinki per il Mondiale Under 23; e ancora ad agosto in Polonia per gli Europei Under 23.
A marzo ha concluso la prima tappa dell’ Italia Cup e dopo pochi giorni a Palma di Maiorca ha solcato i mari della Isaf World Cup. A fine aprile e ad inizio maggio Galati parteciperà invece a due regate sul Lago di Garda: l’Europa Cup a Malcesine e l’Eurolymp a Riva del Garda. Obiettivo: fare massimo tesoro di esperienze e di tecnica in vista del CICO di settembre, il Campionato Italiano Classi Olimpiche, vero obiettivo dell’anno.
Ma chi è veramente Valerio Galati? Gli abbiamo fatto delle domande per conoscerlo.
Quando è iniziata la tua passione per la vela? Durante gli anni del liceo?
La passione per il mare è nata molto prima del liceo, addirittura prima degli anni delle elementari. Mio padre mi portava per mare in gommone, sia in estate che nelle stagioni meno calde. Restavo ore ed ore per mare e, specialmente quando l’acqua era troppo fredda per fare il bagno, giovaco con qualsiasi cosa mi capitasse per le mani. E’ incredibile quante cose ci siano e si possano fare in uno spazio di cinque metri. Quelle giornate mi hanno permesso di apprezzare e imparare a convivere con tutte le situazioni meteo.
La vela l’ho scoperta dopo, all’età di otto anni. Ho frequentato un corso per bambini alla LNI di Trani e da lì non ho più smesso. Certo è che iniziavo questo sport come un “marinaio” esperto: avevo già una conoscenza e un rapporto con il mare molto stretto.
Nel 2011 hai raggiunto la Nuova Zelanda, credi che questa sia una tappa principale per la tua carriera?
Sì certamente è stata una tappa incredibile. Sono quelle esperienze che seppure durino pochi giorni o settimane, hanno la capacità di migliorarti come mesi e mesi di vita.
Altre tappe fondamentali della tua carriera velistica?
Sicuramente la prima vera soddisfazione è arrivata nel 2007, con il terzo posto alla Coppa Italia 555FIV, che è una barca per quattro persone.
Nel 2010 ho vinto il Campionato Italiano Under 19, per poi ripetere l’impresa nuovamente nel 2011, anno molto speciale e determinante. Ho regatato, oltre che in Nuova Zelanda a febbraio, nel Campionato Europeo Under 23 a settembre, che mi ha visto vincitore.
Nel 2012 ho deciso che era il momento di provare qualcosa di nuovo, cioè provare una classe olimpica. Dopo tanti anni di regate in equipaggio, ho optato per le regate in singolo sul Laser (barca di quattro metri). Ancora nel 2012 mi sono classificato al secondo posto al Campionato Italiano Assoluto e pochi mesi dopo ho raggiunto ancora il podio del Campionato Europeo giovanile classificandomi al secondo posto. L’anno dopo ho provato ha riportare a casa il titolo europeo, riuscendo a classificarmi però terzo.
Per questo 2014, posso dire che una regata estremamente importante è stata la Coppa del Mondo delle classi olimpiche, disputata ai primi di aprile in Spagna. Lì sono stato a contatto con tutti i più grandi velisti del mondo e confrontarmi con loro è stato un’enorme occasione di crescita.
Sei onorato di essere stano nominato dalla FIV ancora una volta come timoniere dell’equipaggio azzurro di Match Race under 23?
E’ la quarta volta che la Fiv mi nomina timoniere e questo per me significa molto,sento la fiducia che delle persone con grandi responsabilità hanno in me
Prossimo obbiettivo da raggiungere?
I prossimi obiettivi da raggiungere sono il podio al Mondiale Under 23 in equipaggio e un posto in top 10 al Campionato Italiano delle classi olimpiche con il Laser (singolo)
A quale sportivo ti ispiri?
Mi piace molto imparare dagli altri e per questo è necessario conoscerli nei pregi e difetti. Mi ispiro a tante persone, skipper e non, a tanti campioni che conosco e con cui ho la possibilità di parlare e confrontarmi. Non ho idoli come Valentino Rossi e Maradona semplicemente perchè non li conosco e non so come si comporterebbero al posto mio.
Qual è stato il momento più difficile della tua carriera sportiva?
Momenti particolarmente difficili non ne ho avuti. Ci sono state più che altro occasioni in cui alcuni rapporti umani si sono lesi, ma ho sempre trovato il modo di recuperare in fretta.
Che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi a questo sport?
Definirlo sport è quasi riduttivo, è un mondo che avvolge anche la sfera sportiva e lo stile di vita di chiunque lo pratichi. Vale la pena di avvicinarsi perchè può solo migliorare le persone.
Il motto che ti accompagna in questa “avventura” velistica?
Motti non ne ho. Penso che l’importante sia essere consapevoli di vivere nel presente per formare il futuro, senza guardarsi sempre indietro e lodarsi di vittorie o piangere le sconfitte
Veniamo alla tua vita da studente. Come riesci a conciliare studi e sport?
Studio Giurisprudenza, purtroppo non posso frequentare le lezioni e questo mi dispiace perchè so che perdo l’occasione di ascoltare gente molto più colta di me. Lo studio lo concilio in base agli impegni,studio sicuramente molto di più quando non c’è vento, per il resto un’ora la mattina e un’ora il pomeriggio a casa, sui treni,in aereo,in albergo almeno qualche pagine riesco sempre a sfogliarla e fino ad ora i risultati sono stati buoni. L’arma vincente è quella di confrontarsi almeno con qualche amico prima di un esame
Hai ricordi particolari del Liceo Vecchi?
Mi sono diplomato nel 2012. Del V.Vecchi ho solo bei ricordi. Ha fatto parte del mio equipaggio, è stata una scuola che mi ha aiutato molto a portarmi avanti nella vela. Devo ringraziare i dirigenti Gigante e Tannoia, e i professori Mastrofilippo, Marzocca Fata, Dell’Aquila, Seccia, i due Germinario, Sagliocca, Stella ,Lorusso. Ripeto che sono stati sempre molto disponibili e non hanno mai storto il naso per le mie assenza a scuola, mi hanno dato spazio per recuperare le lezioni e tutto quel che è servito a portare avanti scuola e sport nel migliore dei modi.
Stefania Lignola, studente e velista